Tra le competenze principali del coach ICF c’è la capacità di co-creare la relazione col proprio cliente (coachee). Questo passa attraverso lo stabilire fiducia e vicinanza e attraverso il creare un ambiente sicuro e di supporto.
Chi come il coach lavora con le persone gode di una straordinaria opportunità: quella di poter apprendere costantemente dal vissuto, dall’esperienza e dagli approcci degli altri. Infatti attraverso il percorso di coaching, il coach accede a delle aree inesplorate e questo privilegio merita rispetto per le percezioni del coachee, il suo stile di apprendimento e il suo modo di essere.
Creare una relazione per affiancare la persona nel suo percorso di cambiamento è parte fondamentale del processo. Attraverso una sana relazione col coach il coachee riesce infatti a riconoscere e condividere molto più facilmente emozioni e dinamiche comportamentali.
Watzlawick nel V assioma parla di “comunicazione simmetrica o complementare”, prendendo spunto da questo, la relazione tra coach e coachee, in una dinamica che favorisca il processo di coaching, si presenta come:
La relazione di coaching si basa quindi su un rapporto paritetico: il coach lavora mettendo a disposizione il metodo nell’ottica dello sviluppo, crescita e autonomia del proprio coachee. Il coachee si attiva nella piena libertà di scelta e responsabilità rispetto alla meta da raggiungere e alle azioni necessarie per farlo.
Come riuscire a creare una relazione di alleanza?
Attraverso l’accoglienza sincera, l’assenza di giudizio, concedendo al coachee il tempo di cui ha bisogno, senza forzature, senza fretta.
Attraverso ascolto e silenzio, empatia e intesa, fiducia, disponibilità e responsabilità reciproche.
Il cuore di un percorso di Coaching efficace è dunque proprio la relazione potenziante tra coach e coachee, nella quale il coachee si trova nelle condizioni ideali per far emergere i propri talenti, qualità ed aspirazioni trasformandoli in risultati di valore.
Autore: Francesca Di Falco, ACC
Volontario Area Comunicazione 2020