5 Modi per aiutare il proprio team ad essere aperto al cambiamento

24/07/2020 • Articoli


Poco tempo fa ho condotto una sessione di Team Coaching in una grande azienda italiana. Il cambiamento è stato uno dei temi che è emerso con forza. Tornato a casa ho iniziato a scartabellare la mia library dove ho scovato un interessante articolo di Harvard Business Review scritto da Edith Onderick-Harvey. Ve lo riassumo qui di seguito.

Più del 90% dei CEO ritiene che le loro aziende cambieranno di più nei prossimi cinque anni di quanto non abbiano fatto negli ultimi cinque. Avere un team in grado di sfruttare tale cambiamento farà la differenza tra successo e fallimento.

La leadership personale e l'impegno, tuttavia, non sono sufficienti. Affinché il cambiamento prenda forma, bisogna incoraggiare il proprio team alla creatività e favorire l’innovazione. Ma l'innovazione si verifica solo quando le persone sono in grado di lavorare nella zona grigia dell'ambiguità, dove vigono i principi del business e non regole chiare.

Ecco cinque pratiche quotidiane che si possono mettere in atto per favorire il cambiamento:

1. Raccontiamo storie di altri team che hanno superato lo status quo.

Perché la storia sia efficace, chiediamoci:

  • Che cosa è significativo e importante per le persone con cui sto lavorando ora?
  • Qual è l'idea fondamentale che voglio si portino via?
  • Quali parti della storia li invitano a intraprendere il viaggio?

In definitiva, le storie (in italiano suona ambiguo, vero?) dovrebbero condividere un messaggio comune: siete autorizzati a oltrepassare i confini. Storie potenti creano sicurezza psicologica, facendo sapere alle persone che il cambiamento è positivo e sarà ricompensato.

 2. Creiamo un dialogo, invitando gli altri a porre domande e condividere emozioni, esperienze e intuizioni.

Il cambiamento suscita risposte emotive che spesso inducono le persone a tirarsi indietro. Proviamo a tenere brevi riunioni di 30 minuti per discutere sia le emozioni legate al cambiamento che le azioni che i partecipanti possono intraprendere per influenzare il cambiamento.

3. Chiediamo "cosa succederebbe se?" in meeting individuali e di team.

Domande come "E se fossimo tutti freelance? Cosa faremmo?" "E se costruissimo questo processo da zero?" o "E se il nostro prodotto principale diventasse improvvisamente obsoleto?" spinge le persone a pensare in modo coraggioso.

4. Stabilire le aspettative che tutti (tutti) dovrebbero riconoscere assumendosi le responsabilità per gli eventuali errori. E quindi, trattare gli errori come opportunità di apprendimento e crescita.

5. Sostenere la collaborazione “transfrontaliera” e i network per elaborare nuove prospettive.

Alcune domande utili potrebbero essere:

  • Chi altro dobbiamo coinvolgere?
  • Quali altre parti dell'organizzazione potrebbero essere d'aiuto?
  • Chi ha una prospettiva su questo argomento/problema/area che non possiamo o non possiamo avere?
  • Come dovremmo connetterci?
  • Cosa posso fare per contribuire a creare questa connessione?

Le organizzazioni che hanno successo non sono più quelle che cambiano dall'alto verso il basso, o dove l'innovazione arriva solo da determinate persone o ruoli. I team efficienti hanno l'agilità nel cuore della loro cultura. Ecco perché cambiare leadership non è più solo un modo di fare, è un modo di essere.

E questo significa "cambiare la memoria muscolare" nel leader e nei team. Queste cinque pratiche quotidiane sono un ottimo modo per iniziare.

 

Autore: Pierpaolo Muzzolon, ACC

Volontario Area Comunicazione 2020

5 Modi per aiutare il proprio team ad essere aperto al cambiamento