I 10 motivi per cui tu (e la tua organizzazione) avete ora più che mai bisogno del Coaching
Tradotto da Top Ten reasons you need coaching right now di Ann Betz e William Arruda
- Molti strumenti e tecniche del coaching professionale riducono lo stress; è scientificamente dimostrato. Quando siamo stressati, è molto più difficile essere empatici, pensare in modo creativo, controllare gli impulsi e fare piani efficaci. Quando lo stress è ridotto attraverso il coaching, le persone hanno più accesso alla propria creatività, empatia, e resilienza; tutti elementi critici in questo momento.
- Il Coaching aiuta le persone a elaborare ciò che sta succedendo. Quello che stiamo vivendo non ha precedenti e questo rende difficile trovare un senso. Senza la capacità di processare quello che ci accade, corriamo il rischio di schiantarci una volta usciti oppure di sublimare preoccupazioni, paura e stress in problemi di salute o altre forme problematiche. Quando, invece, siamo consapevoli delle nostre emozioni possiamo muovere l’energia, essere più stabili e far fronte alla situazione nel durante e anche dopo. Molti hanno bisogno del supporto del coaching in questo processo.
- Il Coaching aiuta le persone ad attingere alla propria resilienza anche quando non è possibile cambiare le condizioni esterne. Qualsiasi coach degno di questo nome sa che deve concentrarsi sul cliente non sul problema. Quando le persone “tornano a sé stesse” attraverso il coaching, sono in grado di vedere molte più possibilità e applicare la propria resilienza interna. Questo processo ristabilisce un buon livello nel senso di controllo (anche in questo mondo incontrollabile).
- Il piccolo investimento nel coaching durante una crisi si ripagherà ampiamente. Le aziende e gli individui che supereranno questo momento sono quelli che sapranno mantenere la calma, limitare l’impatto tossico dello stress, essere agili e pensare veramente “outside the box”. L’impatto della situazione che stiamo vivendo difficilmente potrà essere assorbito senza un supporto quale quello, ad esempio, del coaching.
- Grazie al coaching, manager e leader possono generare un effetto a catena, come onde concentriche. Moltissime ricerche hanno dimostrato l’impatto dei leader sul clima delle loro organizzazioni. Quando sono calmi, emotivamente controllati, premurosi e pazienti, quelli attorno a loro sono in grado di rispondere più positivamente alle pressioni. Lo stesso è vero per i genitori e i figli.
- Quasi certamente i cambiamenti saranno permanenti, per gli individui e per le organizzazioni. Sappiamo bene che il coaching è uno dei metodi più efficaci per supportare il cambiamento. Non tornerà tutto come prima. Il coaching ci aiuta ad entrare in contatto con le nostre esigenze, i desideri e i limiti in modo da poter essere “co-creatori” attivi della nostra vita.
- É più importante che mai sviluppare e trattenere i talenti. Abbiamo bisogno di straordinarie capacità progettuali e operative per attraversare questa situazione; nel business, a scuola, in famiglia. Pur nella diversità dei business, tutte le imprese avranno bisogno di livelli multipli di leadership. E il coaching si è dimostrato efficace nello sviluppo della leadership e della fiducia, oltre a costituire una valida strategia di retention.
- I coach possono aiutare le persone a sbloccarsi e uscire da un mindset statico. Per sopravvivere e crescere serve ora una mentalità adattiva in grado di rispondere con flessibilità e creatività rimanendo lucidi. Il coaching aiuta a individuare le proprie convinzioni limitanti applicando un mindset aperto, reattivo.
- In questo momento di crisi profonda, le persone si stanno interrogando sugli scopi, le motivazioni. Senza supporto, le domande sul significato della vita, i valori e le motivazioni rischiano di andare perdute una volta usciti dalla crisi. Il coaching ci può aiutare a riflettere efficacemente su quello che abbiamo imparato di noi stessi.
- Molte persone useranno questa opportunità per apportare dei cambiamenti importanti nella propria vita lavorativa e anche in quella personale. E l’aiuto di un coach è prezioso per attraversare questo cambiamento. Le vecchie abitudini sono ben radicate nelle nostre menti. Un vero cambiamento comporta una rivoluzione per il sistema; da soli è difficile compierlo. Il coaching entra nel ciclo di apprendimento: “riflessione-azione-riflessione” e il coach ci aiuta a “identificare quello che vogliamo, sperimentare qualche cambiamento, riflettere su quello che abbiamo imparato”. Un ciclo che viene ripetuto e che ci porta a nuove modalità e nuovi risultati.
Ann Betz è una consulente di coaching per l’Education Department di ICF ed ha contribuito alle edizioni 2018 e 2020 di ICF Advance. È l’autrice del libro This Is Your Brain on Coaching, the science of the ICF competencies ed è una coach professionista dal 2001. È la co-founder di BEabove Leadership che offre training sui temi delle neuroscienze. È speaker internazionale sui temi del coaching, neuroscienze, sviluppo personale e lavoro; collabora con molti brand ed organizzazioni di coaching.
William Arruda è un imprenditore, speaker motivazionale e leader nel tema del personal branding. È l’autore del libro Career Distinction and Ditch. Dare. Do! Il suo ultimo lavoro, Digital YOU, aiuta il lettore a spostarsi nel mondo virtuale. William è il CEO (Chief Encouragement Officer) di Reach Personal Branding e il co-founder di CareerBlast.TV – una piattaforma video per il personal e digital branding.
I suoi prodotti sono stati usati da più di un milione di persone in tutto il mondo. William collabora con alcuni dei brand più importanti, incluso il 20% dei Fortune 100. Scrive regolarmente su Forbes e nel 2015 ha ricevuto il premio ICF Chair’s Award per il suo contributo allo sviluppo del coaching.